A cura del dott. G. Busilacchio
Clara è rimasta vedova ed è nullatenente.
Si ritrova con una situazione debitoria importante lasciata dal coniuge defunto.
E’ preoccupata perché non sa se dovrà rinunciare alla pensione di reversibilità del marito proprio per la situazione economica ereditata di gran difficoltà.
Quando ci sono i requisiti, non si perde il diritto alla pensione di reversibilità anche se si rinuncia all’eredità.
Lo ha stabilito nel 1991 la Corte Costituzionale: la pensione di reversibilità è una tutela previdenziale per la quale un fatto naturale (la morte) determina – secondo la legge – una situazione di bisogno per i familiari del defunto, i quali sono i soggetti protetti.
Il diritto alla pensione di reversibilità in capo ai superstiti – in presenza ovviamente dei requisiti legislativamente previsti – è dunque un diritto che spetta automaticamente per legge: con la conseguenza che la reversibilità della pensione spetterà anche in presenza di rinuncia all’eredità.
Si allega per approfondimenti la circolare su questo tema.