Il signor Giovanni è (era) amministratore di sostegno di una signora anziana deceduta di recente. Giovanni, che molto si era occupato e preoccupato per la sua beneficiaria, si è sentito in dovere di anticipare, di tasca propria, le spese funerarie. Si diceva che si è sentito, quasi un obbligo morale, di saldare il pagamento in quanto l’ufficio postale, al sentire la causale del prelievo (improvvidamente palesato), aveva immediatamente e correttamente bloccato il libretto postale di cui Giovanni aveva una delega ad operare.
Giovanni ci segnala anche che sono in arrivo ulteriori pagamenti, come ad esempio le ultime utenze domestiche ed il canone dell’appartamento ATER in cui la persona deceduta abitava.
La persona defunta non ha eredi, né legittimi né testamentari.
Si aiuta il sig. Giovanni a stilare un’istanza urgente al Giudice Tutelare in cui, con la presentazione del certificato di morte e premesso che la signora defunta non aveva eredi e nessun testamento, si chiede l’autorizzazione a ritirare gli importi anticipati (circa € 2.000,00). Si è fatta riserva di presentare, quanto prima, anche la compilazione del rendiconto di chiusura. Per le ultime utenze e canone ATER, viene segnalato il problema e ci si rimette alle decisioni del Giudice Tutelare.
Nota bene: Alcuni sportelli bancari (Unicredit), a presentazione fattura funeraria, permettono il prelievo di quanto in fattura.
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