In un gruppo con nuovi partecipanti un breve sunto dei punti trattati con il dott. ROBERTO BATTAGLIA che di cuore ringraziamo!
1) Chi è l’Amministratore di Sostegno (di seguito AdS)
Con l’approvazione della legge 9 gennaio 2004, n. 6, si è ridisegnato il titolo XII del libro I del codice civile “delle misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia” .
Il titolo si articola in due punti: il primo, con gli artt. 404-413 c.c., che disciplina la nuova figura dell’amministratore di sostegno; il secondo, con gli artt. 414-423 c.c., che regolarizza gli istituti in vita, quello dell’interdizione, inabilitazione e incapacità naturale.
La persona fragile è al centro e sulla stessa va cucito il suo abito, proprio su misura
2) Perché l’AdS invece dell’interdizione?
L’art. 1 della legge 9 gennaio 2004, n. 6 regola e tutela “con la minor limitazione possibile della capacità di agire” persone minorate e prive in tutto o in parte di autonomia, pur sempre non discostandosi dall’art. 414 c.c. che avverte sulla possibilità dell’interdizione “quando ciò è necessario per assicurare un’adeguata protezione”. Evidente ed indispensabile deve essere tale protezione per il soggetto debole. Misura di protezione peraltro che deve essere accertata in concreto
3) Perché diciamo “ricorso”?
Per richiedere l’Amminstrazione di Sostegno (AdS) va fatta una domanda detta “ricorso” su modelli già prestampati e a disposizione dell’Utente che ne abbia necessità.
Il modello al suo interno indica per punti quanto deve essere precisato:
– generalità del beneficiario;
– dimora abituale;
– le motivazioni della richiesta;
– nominativo e domicilio, se conosciuti dal ricorrente, del coniuge, discendenti, ascendenti, fratelli e conviventi del beneficiario
Inoltre è necessaria l’identificazione del soggetto ricorrente, la legittimazione alla proposizione del ricorso, ex art. 406 c.c.:
– coniuge del soggetto interessato;
– convivente, che stabilemente conviva con il beneficiario;
– parenti entro il 4° grado;
– affini entro il 2° grado;
-tutore e curatore
– il pubblico ministero.
Vero è anche che l’art. 406 c.c. introduce un vero obbligo di attivazione per i Responsabili dei servizi sanitari o sociali, cha hanno in cura la persona interessata che ritengano opportuna l’apertura del procedimento di nomina dell’AdS.
4) Equa indennità all’AdS;
Di norma l’incarico di AdS è un incarico svolto da Famigliari che si attivano nella gestione del proprio Caro, beneficiario di AdS, a titolo gratuito.
Ciò non toglie che a volte l’attività di AdS sia particolarmente gravosa ed onerosa.
L’AdS potrà chiedere allora al Giudice Tutelare, dietro presentazione di istanza motivata e/o in sede di rendiconto, un’equa indennità per il lavoro svolto.
L’indennità sarà sempre e soltanto approvata dal Giudice Tutelare e commisurata alla attività svolta e alla entità del patrimonio.
5) Presenza di testamento
Capita che in fase di redazione del ricorso di AdS ci sia già un testamento redatto dal beneficiario di futura AdS. L’orientamento è di farlo presente al Giudice Tutelare già nella redazione del ricorso.
6) Donazioni ai nipoti
Se si tratta di modeste liberalità che il beneciario usa fare da tempo, indicarlo nel ricorso o farlo presente in udienza al G.T.min modo che possa conservarle.
Sarà il Giudice stesso ad indicare la procedura corretta per la rendicontazione annuale.
7) Vendita immobile
Per la vendita di immobile di proprietà di persona soggetta ad AdS, vi è l’obbligo della presentazione della perizia asseverata.
Solo il Giudice Tutelare autorizzerà la vendita.
8) Come posso oppormi come figlia alle decisioni dell’AdS se sono in disaccordo con lui?
Giovanna figlia di Giulio che ricopre il ruolo di Ads della moglie. Giovanna non concorda con il papà/AdS sulle decisioni prese per l’assistenza della mamma/beneficiaria di AdS.
Cosa posso fare? chiede.
Produrre istanza al Giudice Tutelare circostanziata. Il Giudice Tutelare, sentiti i parenti del beneficiario, potrà rimodulare il decreto.
Altra strada chiedere la sostituzione dell’AdS.
9) Posso fare una lettera di referenze come ex AdS, poiché il beneficiario è deceduto, alla badante che con amore ha seguito il mio beneficiario?
Si.