Chiara vuole avviare una procedura di nomina di amministrazione di sostegno a favore della madre Arianna che è ha subito un aggravamento improvviso della sua malattia.
Al tempo stesso, dato che lavora molto, vorrebbe far assistere l’anziana da una badante, la quale ha una figlia studentessa che si è offerta di portare Arianna a fare una passeggiata ogni sabato pomeriggio.
Chiara si chiede come regolarizzare questi rapporti.
Dopo aver concordato le condizioni di lavoro con la badante, è possibile redigere una lettera d’assunzione nella quale indicare categoria contrattuale, orario, vitto e alloggio, retribuzione, giorno di riposo e ferie. Firmato tale atto è necessario che Chiara comunichi l’assunzione all’Inps almeno 24 ore prima dell’inizio del rapporto di lavoro.
Per quanto attiene alla figlia studentessa che effettua delle prestazioni occasionali (accessorie), lo strumento adatto potrebbe essere il voucher. Anche in questo caso il committente dovrà effettuare la comunicazione di inizio prestazione presso l’INPS.
In questo modo la ragazza, senza dover stipulare alcun altro tipo di contratto, potrà essere coperta da assicurazione INAIL per eventuali incidenti sul lavoro.
(Per ulteriori informazioni in merito contattare direttamente l’INPS o visitare il sito www.inps.it o rivolgersi a un patronato).
È importante sottolineare che nel decreto di nomina il Giudice Tutelare fissa la frequenza con cui l’amministratore di sostegno dovrà rendicontare le spese sostenute nel rispetto delle disponibilità economiche del beneficiario e dei limiti di spesa indicati nel decreto.
Qualora le spese non fossero adeguatamente giustificate, il GT potrebbe non autorizzare il rendiconto, chiedere delle spiegazioni o l’integrazione di documenti.
La preoccupazione dell’amministratore di sostegno deve essere quella di operare secondo i principi della trasparenza e della compiutezza di informazioni in modo che il giudice tutelare possa verificare la diligenza della sua gestione.