IL PICCOLO 23 MAGGIO 2020
TRIESTE. ad un certo punto è come se fossimo saliti su una giostra, un po’ come quando vai a Gardeland, un sogno poterlo fare adesso, anche se magari Gardeland lo puoi trovare in una stanza, solo la speranza di poterci andare alle volte ti salva la vita.
Ad ogni modo siamo saliti su una giostra e dopo un tunnel siamo partiti su un saliscendi di montagne russe. Questa è un po’ la sensazione che ho avuto io. Quando accadono queste cose e l’umanità viene sballottata nella centrifuga di un periodo assurdo è importante che qualcuno ne lasci traccia.
Al direttore ed ai giornali che mi hanno aiutato il mio profondo ringraziamento per questo spazio che mi hanno concesso. spazio che ho cercato di dipingere con gli alti e bassi dell’animo umano alle prese con una crisi senza precedenti e senza la pretesa di insegnare qualcosa, ma magari solo con il tentativo di descrivere quello che accadeva negli alti e bassi dell’animo umano. Volevo ringraziare Jaques Delgado che ha messo a disposizione la terribile esperienza vissuta in prima persona.
Ah un’ultima cosa: quel sottile niente che ci troviamo per le mani adesso, quei fili che dobbiamo tirare per rifare la maglia della nostra vita portano con sé dei brividi e delle ebbrezze. si chiama libertà, che abbiamo prima sentito di perdere e poi riguadagnare. La libertà ha un costo non economico ma di impegno soggettivo: apprezziamola senza svenderla e senza darla per scontata.-
Alessio Pellegrini