IL PICCOLO 6 MAGGIO 2020
TRIESTE. Eccoci qui … Prime uscite rigorosamente con le mascherine ma senza tutte le vecchie limitazioni. Così adesso potremo ricominciare la vita di prima. E invece no … Ci siamo tutti quanti fatti un tatuaggio mentre eravamo in lockdown, un tatuaggio sulla pelle con scritto Covid-19. Mica ce lo possiamo scordare quello che è stato. Vero?
Ogni volta che nella storia ci sono state delle epidemie, per quanti morti ci siano stati, non è mai cambiato un grand che. Peste, Spagnola, Mers, Sars, morirono molti milioni di persone, ma poi a livello di effettivo cambiamento sociale: poco o nulla. L’uomo è un animale lento e testardo, ha bisogno di tempo. Per chi non mi conosce, sono ironico.
L’aspetto paradossale è questo: la nostra è una società edonistica, basata sull’apparire senza assumersi grandi responsabilità. E questo, in fondo in fondo, senza mai metterci la faccia. La mascherina è il simbolo più corretto di questo nostro modo di essere. Viviamo di alias e profili facebook, instagram, twitter, tik tok, telegram e via avanti. Profili virtuali in cui pensiamo di sostituire la foto, e mi raccomando la migliore che avete, per rappresentarci. A noi basta la nostra rappresentazione virtuale. E invece viviamo di maschere e mascherine. Siamo usciti dal bunker, ma adesso non mascheriamoci dietro l’illusione che sia stato solo un brutto periodo. Se c’è un momento in cui siamo chiamati ad essere responsabili dei nostri comportamenti, quel momento comincia adesso, prima dovevamo solo rispettare dei divieti, ora siamo chiamati alla responsabilità.
Alessio Pellegrini