IL PICCOLO 14 APRILE 2020
TRIESTE. Caro Piccolo diario, quello che sta succedendo in questi giorni ha dell’incredibile. Quando esco la città deserta appare come la scenografia di un film. Il vuoto tutto attorno alle volte è assordante. Mi stranisce come le persone siano più guardinghe e sospettose dei rapporti umani che fino a pochi giorni fa erano normali.
Questa cosa del metro di distanza pare che tutti l’abbiano introiettata fino all’anima, tutti son un metro lontani, alle volte sembrano un metro lontani anche da loro stessi così assorti e attenti a schivare particelle di virus invisibile. E poi quello che prima professavano ai bambini di non stare davanti al computer sembravano bugie: adesso professiamo l’esatto contrario, e quello che era uno strumento alienante adesso è l’unica finestra sul mondo. Siamo tutti un più soli in una serie infinita di Io, che non lasciano spazio agli altri.
Per il bene di tutti, “chiuditi in te stesso” sembrano averci detto, per il bene di tutti “chiuditi in casa”, e io caro diario non riesco a chiudermi in me stesso: per fortuna ci sei tu.-
Alessio Pellegrini