IL PICCOLO 28 MARZO
TRIESTE. Se non fosse un periodo cosiddetto di crisi sarebbe un periodo meraviglioso. Ebbene sì, benvenuti in questo mondo che è un cabaret. Potete alzarvi e fare niente tutto il giorno come avreste sempre voluto. Oppure girarvi dall’altra parte e dormire. Accendere il televisore e poi magari bervi un caffè e tornare a dormire.
Capite, + la vita meravigliosa che avremmo voluto sempre. Senza obbligo di svegliarci alla mattina alle 6 o alle 7 e correre a lavoro vedere colleghi e fare la fila al bar per un caffè e una brioche.
Credetemi c’è da ridere perché è un vero cabaret. Oggi lo potete fare, anzi siete precettati a fare quello che un tempo avreste voluto. Il dolce far niente. Sì, solo che io sono diabetico e questo dolce è troppo dolce.
Eppure, benvenuti in questo cabaret fatto di soldi che fanno girare il mondo e mascherine vendute a 100 euro. Il cabaret non è il luogo della dissolutezza, ma anche il luogo del riso amaro dove un’idea, quella che il futuro mi appartiene, diventa un’amara visione di braccia alazate. Occhio a quello che si desidera perché il futuro potrebbe accontentarti.
In questo cabaret c’è posto per tutti, perché è una visione meravigliosa un paradiso ce l’hai a portata di mano. Finalmente puoi non far niente.
Prima o poi però il cabaret finisce e noi torniamo al nostro trantran della vita di tutti i giorni. Il primo che sentirò dire che è una vita noiosa lo porto in questo cabaret, qui dove la vita è meravigliosa.-
Alessio Pellegrini