Si presenta Arianna, moglie di Maurizio. Quest’ultimo risulta perfettamente in grado di intendere e volere, ma con problemi neurologici che gli impediscono di camminare e di usare le mani.
Maurizio è dunque impossibilitato ad apporre la sua firma; affetto inoltre da una particolare patologia, necessita di piccoli interventi periodici.
Arianna ci riferisce che in ospedale le hanno consigliato di avviare la procedura per la nomina di un ads esclusivamente per la firma dei consensi informati agli interventi chirurgici.
La persona perfettamente capace di intendere e di volere che non è in grado di firmare può ben esprimere il proprio consenso o dissenso alle cure.
I medici devono tenere conto di tale manifestazione di volontà senza che sia necessaria la nomina di un amministratore di sostegno e senza che sia necessario un consenso scritto.
Persino nei moduli presenti nelle sale di attesa dell’azienda ospedaliera si può leggere che la persona che non può firmare può esprimere il proprio consenso verbalmente o in altri modi di cui l’operatore da atto, annotando l’intervento, ove necessario o utile, dei familiari.