IL PICCOLO 12 APRILE 2020
TRIESTE. Oggi siamo tutti più poveri. Niente tavole imbandite, niente feste dove l’alcol scorre a fiumi, niente cene e dopo pranzi e dopo cene ancora fino a scoppiare, per poi raccontare raccontare all’amico quanto sei riuscito a mangiare: niente di tutto ciò. Niente viaggi per andare chissà dove, ninte acquisti inutili per sfoggiare cose all’ultimo grido, niente comperare l’ultimo telefono per far vedere quanto è potente e bello: niente di tutto ciò. Niente lavare la macchina per tirarla a lucido, unghie all’ultima moda, tablet, i-pod, smartwatch, cuffiette wifi, niente selfie col risotto, selfie senza risotto, con la peperonata, selfie col dolce. Niente di tutto ciò.
Dottore: periodi bui e cupi. Eppure è nel momento in cui è più buoi che vedi la luce vera, la luce autentica seppur debole, e non segui ciò che brilla di luce riflessa. Da lì si può ripartire. Ebbene se questo momento deve avere un significato possa avere almeno questo. Facciamo un punto in cui riprendiamo il senso delle cose vere, le cose che ci illuminano anche se con luce fioca e che queste ci possano orientare per il futuro. Caro uomo del terzo millennio, dopo aver vissuto la superficialità degli ultimi anni riprenditi il senso della profondità della vita. Questo è il mio augurio. Buona rinascita a tutti.
Alessio Pellegrini