Maria è ex Amministratore di sostegno della cognata Dorina, deceduta nel 2009. Non ha mai fatto alcun rendiconto in quanto dice di non esserne stata informata. Dorina ha vissuto presso una struttura fino alla morte, impiegando tutta la sua pensione per il pagamento della retta. Maria riferisce di aver sostenuto personalmente tutte le spese extra di Dorina comprese quelle funerarie. Emerge il fatto che Maria ha ereditato in base a lascito testamentario, l’appartamento di Dorina. E’ possibile?
No. Maria è cognata della beneficiaria deceduta è la disposizione testamentaria, sesuccessiva al decreto di nomina, non ha valore perché l’articolo 411 c.c. richiama le norme del Codice Civile sull’incapacità.
L’articolo 411 c.c. stabilisce che all’amministratore di sostegno si applicano in quanto compatibili, le disposizioni degli articoli 597, 599 e 779 c.c. ed in oltre recita: “Sono in ogni caso valide le disposizioni testamentarie e le convenzioni in favore dell’amministratore di sostegno che sia parente entro il quarto grado del beneficiario, ovvero che sia coniuge o persona che sia stata chiamata alla funzione in quanto con lui stabilmente convivente“.Nel caso in esame Maria, essendo cognata, potrebbe salvare il lascito solo se la disposizione fosse stata fatta prima della sua nomina nomina ad Amministratore di sostegno.