IL PICCOLO 17 APRILE 2020
TRIESTE. Era il giorno, 10 marzo 2020, il giorno in cui il presidente del Consiglio limitava la libertà di muoversi sul suolo nazionale. Sono passati quasi 40 giorni…..ciò che si dice la quarantena. Ma continuerà così anche in futuro, e forse la chiameremo la cinquantena, per dire.
E’ stata decretata così la sospensione del tempo. Se prima eravamo tutti tesi alla previsione del domani, adesso siamo sospesi in un eterno presente, il mitico “qui e ora”. Sulla questione dei simboli e dei miti di questo tempo ci vorrei ritornare: ricordatemelo.
Ebbene adesso. Questo eterno adesso ci si è appiccicato addosso e non va più via, un adesso che rischia di diventare vuoto e ingrombrante.
Ecco c’è una cosa che la nostra cultura da sempre ha cercato di fare è di elaborare i vuoti. Le mancanze. Declinatelo come meglio preferite, attingete pure a memorie o vissuti delle vostre vite, chiamatelo come volete ma il vuoto è una brutta bestia da gestire. E’ questa canaglia di virus ci rimette proprio dentro questa dimensione. To be continued.-
Alessio Pellegrini