IL PICCOLO 22 MARZO 2020
TRIESTE. Chi abbia mai fatto un corso con qualche psicologo se lo sarà sentito dire molte volte: la crisi porta con sé una parte distruttiva e una parte costruttiva. C’è sempre all’interno del periodo di difficoltà il seme per nuove opportunità. Credo che mai come finora la maggior parte delle persone si chieda come usciremo da questo momento che pare possa durare a lungo. Sappiamo che alla fine in qualche cosa saremo cambiati, la società intera sarà diversa e porteremo alcune cicatrici anche se non sappiamo bene quali potranno essere. Per adesso ci limitiamo a vedere il momento attuale, la società refrattaria e distanza che sembra allontanarci l’uno dall’altro, la paura che l’altro sia portatore di virus, ma anche una maggior consapevolezza delle nostre fragilità, una consapevolezza dell’importanza di coltivare rapporti umani che vadano oltre la semplice stretta di mano. Dovremo ad un certo punto dividere le paure dai rischi reali, le altre persone rimangono il miglior mezzo per poter crescere, e conoscere sia mondi lontani che universi dentro di noi, dovremo capire che le paure che abbiamo sono reazioni normali ad eventi non normali, e magari gli daremo un nome che non sia una sigla… e su questo ci torneremo…-
Alessio Pellegrini