IL PICCOLO 23 MARZO 2020
TRIESTE. L’altro ieri, per chi se ne è reso conto, era il 21 marzo. Giornata mondiale della poesia. Vi prego leggete qualche poesia in questi giorni, la poesia, qualsiasi poesia ha il potere di immergerti in una dimensione tutta particolare, fate in modo che risuoni il vostro “barbarico Yawp sopra i tetti del mondo”; l’altro ieri nasceva Alda Merini, a cui va un pensiero particolare per i suoi versi. L’altro ieri sera era anche l’equinozio di primavera. Ebbene, voi direte cosa centra con la psicologia? Niente vero.
Ma…se c’è una cosa che mi fa pensare in questi giorni è che in questi anni sempre più abbiamo perso il contatto con la terra, la natura, chiamatela come volete. Ora non penso che poi la natura si ribelli, penso che l’uomo diventi sempre più ignorante rispetto ai suoi fondamenti. Ecco dall’altro ieri sera il sole astronomicamente parlando ricomincia a prevalere sulle tenebre, il giorno sulla notte. E’ un buon viatico per i giorni nostri, e i popoli antichi sapevano bene il potere che poteva avere sull’uomo, noi quella consapevolezza l’abbiamo persa. La natura ha le sue dinamiche.
Lo proviamo proprio adesso che questo virus ci minaccia: è una cosa così grande che non ci sta dentro la nostra testa, facciamo fatica a comprenderlo, e noi naturalmente ne soffriamo. Oggi vi lascio con una frase di un filosofo russo: “Non è nella natura in sé stessa che si situa la vera Bellezza, bensì nell’epifania del Trascendente che fa della natura il legame cosmico del suo irradiamento” (Pavel Nikolaevič Evdokimov, 1901-1970).-
Alessio Pellegrini