Alice è stata appena nominata amministratore di sostegno del cugino, da poco maggiorenne.
Quest’ultimo è affetto da una gravissima patologia fisica che, sin dall’infanzia, non gli permettere di essere autonomo e di gestire i propri interessi.
Chiede quali atti deve compiere per iniziare una buona e corretta gestione dell’amministrazione di sostegno.
Il primo passo è leggere con attenzione il decreto di nomina.
Il decreto di nomina è fondamentale. In esso, infatti, il Giudice Tutelare avrà indicato: la DURATA e l’OGGETTO dell’incarico; gli ATTI che l’amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del suo beneficiario; gli ATTI che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno; i LIMITI, anche periodici, delle SPESE che l’amministratore di sostegno può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiari ha o può avere la disponibilità; la PERIODICITA’ con cui l’amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta. Per compiere atti di straordinaria amministrazione, non indicati nel decreto di nomina, sarà necessario presentare una specifica istanza al Giudice Tutelare indicando, con precisione, i bisogni e gli interessi del beneficiario in relazione a tali atti.Il secondo passo è avere piena conoscenza della situazione personale e patrimoniale del beneficiario, fotografando in un certo senso la situazione di partenza, il contesto in cui vive, la situazione residenziale ed economica, stilando, se del caso, un elenco dei beni, facendo insomma una sorta di informale inventario patrimoniale e personale.
Il terzo passo è tenere un diario dell’attività svolta, annotando non solo le entrate e le spese, ma anche cosa viene fatto, giorno per giorno o settimana per settimana, per il Beneficiario (le visite, anche mediche, le uscite, le iniziative assunte, le difficoltà, gli incontri, i progressi….): in questo modo sarà facile anche redigere la relazione periodica richiesta dal giudice tutelare.
Per interrogativi, problemi, preoccupazioni sul cosa fare o non fare l’Amministratore di sostegno può contare sul giudice tutelare;
e non dimentichi che i Volontari dello Sportello di AsSostegno
sono pronti ad ascoltarlo e supportarlo.